Molti si interrogano sul concetto della “green economy”. Il solo pronunciare del termine, qualche anno fa, destava l’immediata curiosità degli imprenditori che speravano che tale “probabile svolta” si sarebbe manifestata in un’improvvisa crescita di mercato di prodotti “green”.
È indubbio che una crescente domanda di “green” abbia davvero fatto costituito un impulso all’economia. In questo contesto psicologico si sono ampliate le offerte dei supermercati e dei ristoranti relative a prodotti genuini, lontani cioè da zone inquinate e processi pericolosi. È aumentata la domanda di prodotti riciclabili e nei circuiti della grande distribuzione si è assistito anche ad un processo di diversificazione. In pratica è nato il segmento “green”.
Green economy tuttavia significa qualcosa di completamente diverso. La ricerca del prodotto “green” è soltanto una delle tantissime conseguenze di un modello di sviluppo sostenibile che continua a proporsi con enormi difficoltà alla nostra società industriale.
La green economy è una “robusta visione” di un’economia che tenga in considerazione anche l’impatto ambientale cioè i potenziali danni ambientali prodotti dai cicli di trasformazione delle materie prime, la trasformazione dell’energia, la produzione, l’esposizione e l’imballaggio di prodotti, i trasporti etc.
Alla valutazione delle opportunità di concepire e vendere nuovi prodotti, gli imprenditori devono necessariamente aggiungere la valutazione dei rischi che il fenomeno “green economy” può portare con sé.
Notiamo quanto, in questo periodo, siano state messe in campo azioni che limitano se non addirittura proibiscono l’impiego della plastica. L’impatto di ciò è arrivato sui consumatori ma anche e soprattutto sulle aziende che devono, se ci riescono o se ci riescono in tempo, riconfigurare i loro processi produttivi in un contesto nel quale tecnologie, materiali e processi stanno cambiando.
L’avvento della green economy porta con sé la necessità di vigilare in maniera ancor più risolutiva sul “comportamento ambientale” delle imprese non soltanto in riferimento ai cicli produttivi ma in riferimento a tutti gli aspetti ambientali. La necessità di impiegare un sistema di gestione ambientale da parte delle imprese diventa ancor più evidente quando “i criteri di selezione sul mercato” si basano sulla “certificazione delle prestazioni ambientali” a seguito monitoraggi quali ad esempio:
- Emissioni in atmosfera
- Scarichi in acqua
- Rilasci nel suolo
- Utilizzo materie prime e risorse naturali
- Consumo dell’energia
- Emissione di energia
- Rifiuti e sotto prodotti
Il sistema di gestione ambientale di Winple Italia, conformemente a quanto prevede il punto 9 della norma ISO 14001:2015 relativo alla misurazione e alla valutazione delle prestazioni ambientali dispone di una procedura di monitoraggio, misurazione, analisi e valutazione delle prestazioni che stabilisce in maniera chiara:
- Cosa è necessario monitorare e misurare
- I metodi per il monitoraggio, la misurazione, l’analisi e la valutazione, necessari per assicurare risultati validi
- Quando il monitoraggio e la misurazione devono essere eseguiti
- Quando i risultati del monitoraggio e della misurazione devono essere analizzati e valutati.
Alla procedura sono associati veri e propri moduli di monitoraggio ambientale MOD-910-X1-X7 grazie ai quali l’organizzazione può tenere sotto controllo tutto il proprio processo produttivo assicurando che questo rimanga, con i suoi fisiologici rischi, nell’ambito dell’accettabilità.
Il Kit documentale 14001 di Winple, nella sezione relativa alla misurazione delle prestazioni ambientali ha organizzato la documentazione in maniera tale da fornire all’utilizzatore un cruscotto operativo per assicurare la conformità e scongiurare i rischi.
È vero che i comparti industriali italiani al momento stanno subendo le restrizioni imposte dal mercato sull’impiego della plastica ma è pur vero che le aziende che adottano modelli ISO certificati, attraverso l’analisi e il monitoraggio del contesto economico e sociale sono state già in grado di anticipare i tempi delle “restrizioni” attraverso una “sapienziale” gestione del cambiamento.
L’importanza di concepire un sistema di gestione ambientale affidabile ed efficace si rende quindi ancora più evidente proprio in questa epoca che, sollecitata dalla green economy, arriverà a modificare se non a stravolgere del tutto il comportamento dell’uomo nei confronti dell’ambiente e della natura.