I principi di tutela ambientale che troviamo all’interno del D.Lgs. 152/2006, denominato testo unico ambientale, non fanno altro che rispecchiare quanto dettato dall’Art. 9 (Tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione) e dell’Art.32 (La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività) della Costituzione.
Essi hanno come obiettivo la promozione dei livelli di qualità della vita umana, da realizzare attraverso la salvaguardia e il miglioramento delle condizioni dell’ambiente.
Questi principi oltre ad essere conformi agli articoli della Costituzione, sono conformi anche ai principi e ai criteri direttivi dell’ordinamento comunitario e nel rispetto degli obblighi internazionali.
I principi fondamentali per la tutela ambientale nazionale contenuti all’interno del D.Lgs. 152/2006 sono:
- Il principio dell’azione ambientale (Art.3-ter)
- Il principio dello sviluppo sostenibile (Art.3-quater)
- Principio di sussidiarietà e di leale collaborazione (Art.3-quinquies)
Il principio dell’azione ambientale
Questo principio si ispira alla politica dell’Unione in materia ambientale rispondente ad una logica di evitare un pericolo imminente o possibile ed è fondata sui principi:
- Di precauzione
- Dell’azione preventiva, sul principio di correzione, in via prioritaria alla fonte dei danni causati all’ambiente
- Di chi inquina paga
a cui si devono ispirare tutti gli enti pubblici e privati, le persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, per garantire la tutela dell’ambiente e degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale e il principio “chi inquina paga” deve essere inteso, secondo la Corte di Giustizia, nel senso che i danni ambientali non debbano ricadere sulla collettività, ma devono essere risarciti dai soggetti che li hanno cagionati.
Il principio dello sviluppo sostenibile
Questo principio stabilisce che ogni attività umana deve conformarsi al principio dello sviluppo sostenibile, per il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni attuali e non compromettere la qualità della vita e le possibilità delle generazioni future.
Alle attività su citate vanno aggiunte quelle della PA per consentire la migliore attuazione possibile del principio dello sviluppo sostenibile nella scelta comparativa di interessi pubblici e privati salvaguardando la tutela dell’ambiente.
Comunque nella prospettiva di garanzia dello sviluppo sostenibile c’è da salvaguardare il corretto funzionamento e l’evoluzione degli ecosistemi naturali dalle modificazioni negative che possono essere prodotte dalle attività umane.
Principio di sussidiarietà e di leale collaborazione
Il principio di sussidiarietà letteralmente è il principio secondo il quale, se un ente inferiore è capace di svolgere bene un compito, l’ente superiore non deve intervenire, ma può eventualmente sostenerne l’azione.
In un clima di leale collaborazione, considerando il tema ambientale di notevole rilevanza, un ente superiore (Stato o Regione) interviene in questioni involgenti interessi ambientali ove gli obiettivi dell’azione prevista, in considerazione delle dimensioni di essa e dell’entità dei relativi effetti, non possano essere sufficientemente realizzati dai livelli territoriali inferiori di governo o non siano stati comunque effettivamente realizzati.